La nebbia si era alzata da diverse ore quando raggiunsi la zona di Nòmisma, nel secondo livello.
Ho evitato di attraversare la metropolitana, anche se in superficie si rischia di rimanere schiacciati da blocchi di cemento cadenti, oppure dalle vetrate che spesso si frantumano durante i venti forti.
Non credo mi avvicinerò mai ai tunnel sotterranei...
Ho trovato ristoro in quello che un tempo doveva essere un ospedale; nelle camere isolate vi era qualche pasticca e sacca integrativa rimasta intatta.
Il deterioramento che sto riscontrando nel paesaggio che mi circonda è del tutto singolare, inoltre mi stupisce che non mi sia ancora imbattuto in qualche tipo di traccia organica...ma soprattutto corpi....
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